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CHIESA DI SAN GIULIANO

San Giuliano church - Erice.jpg
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La chiesa di San Giuliano, è uno dei più antichi luoghi di culto cattolici di Erice, dedicato a san Giuliano, martire nel 254 d.C.[1] Fu così importante che il monte Erice fino al 1934 era chiamato monte San Giuliano.[2] Uno dei più antichi luoghi di culto cattolici di Erice, edificato sulla sommità del rilievo più alto del nucleo abitato, aveva giurisdizione territoriale su uno dei quartieri più importanti della città, denominato per l’appunto «Quartiere di San Giuliano».[3]

Costruita già nell’XI secolo per ordine di Ruggero il Normanno,[4] san Giuliano vi compare nelle raffigurazioni con le sembianze di un guerriero, con la spada ed il falcone poiché, secondo i racconti, sconfisse i Musulmani che volevano espugnare Erice. San Giuliano, detto il “liberatore”, divenne protettore della città.[5] Con i normanni nel 1080 era una piccola chiesa in stile gotico, parrocchiale del quartiere omonimo.[3]

Le strutture accoglievano le assemblee dei cittadini, anche degli ebrei, fino al XIII secolo.

Il tempio è documentato come chiesa primaziale prima del 1308.

Costruzione bassa con volta a crociera, minacciò il crollo.[6] Fu ricostruita e modificata nel periodo a cavallo tra il 1612 e il 1645 ed abbellita con apparato decorativo in stucco, opera di Pietro dell’Orto (1794), pur tuttavia non mantenendo nulla dell’antico stile.[7]

Ampliata con tre navate e impianto basilicale che conferirono al tempio un aspetto imponente. Il portale esterno è in stile rinascimentale. Il campanile esterno alla chiesa adiacente al fianco destro, con un caratteristico tetto a pagoda, fu realizzato nel 1770.[8] Per lungo tempo religiosi e componenti della famiglia Grimaldi, di origine genovese, ne curarono l’ingrandimento, il restauro e l’abbellimento.

A causa del crollo della navata centrale nel 1926 la chiesa fu chiusa al culto fino ai recenti restauri.

Nel 1941, ormai fatiscente, fu privata del titolo parrocchiale. Le suppellettili preziose e i parati furono trasferiti nell’Istituto San Rocco per essere affidati alla custodia delle Suore figlie della carità di San Vincenzo dei Paoli. Lo spopolamento di Erice comportò tuttavia anche la chiusura di questo istituto pertanto l’argenteria e i parati furono trasferiti nel nuovo seminario diocesano di Raganzili.

Avvio di corposi lavori di restauro, riapertura avvenuta il 26 dicembre 2005.

La chiesa ospita i gruppi statuari dei “Misteri“, rappresentanti la morte e la passione di Cristo, in processione ogni Venerdì Santo.