Il santuario della Madonna dei Miracoli è una chiesa ad Alcamo (in provincia di Trapani) dedicata alla Madonna dei Miracoli (patrona della città di Alcamo).
Il santuario venne edificato nel 1547 su progetto di Girolamo Vicchiuzzo[1] e per ordine del governatore di Alcamo e capitano di giustizia Don Fernando Vega,[2] in seguito al ritrovamento di un’icona della Madonna dei Miracoli in una cappelletta abbandonata. Successivamente il santuario subì diverse modifiche,[3] tra cui una ristrutturazione all’inizio del XVIII secolo.
Nel 1754 venne associato alla Basilica di Santa Maria Maggiore di Roma; nel 1784 ebbe luogo la solenne Incoronazione della Madonna. Nel 1901 si costituì al suo interno la pia congregazione Le predilette di Maria.[4]
Nel 2015, in concomitanza con il Giubileo straordinario della misericordia, il santuario della Madonna dei Miracoli è stato proclamato “Porta santa” della città di Alcamo assieme alla chiesa madre.[5]
L’entrata del santuario è raggiungibile a piedi attraverso un sentiero in discesa ricoperto in ciottoli, chiuso al traffico veicolare, che termina con un’ampia scalinata.
Il santuario, in stile barocco-rinascimentale,[6] presenta due facciate, ognuna provvista di un portale.[6] Nella facciata principale (che si rivolge verso il sentiero) è presente una finestra a tribuna cinta da due finestre di dimensioni minori.[6]
L’interno del santuario, di forma rettangolare, si sviluppa lungo un’unica navata e con 8 altari;[7] sono presenti inoltre decorazioni in stucco di Nicolò Curti realizzate nel 1762.[7]
Sulla volta del santuario si trova un affresco che rappresenta la glorificazione della Madonna dei Miracoli,[6] mentre nell’abside ci sono due affreschi: uno che raffigura l’apparizione della Madonna dei Miracoli a un gruppo di donne, e un altro con il ritrovamento della Madonna. Questi tre affreschi furono realizzati nel 1947 dal pittore catanese Alessandro Abate.[8] Ecco le altre opere:
- Vicino all’entrata principale, sulla sinistra, si trova un sarcofago manierista in marmo scolpito da Rocco di Rapi nel 1557,[3][9] contenente i resti di Don Fernando Vega.
- Primo altare a sinistra: la Nascita della Vergine Maria, tela del 1851 di Giuseppe Patania, pittore palermitano
- Nella cappella dedicata a Maria Santissima dei Miracoli, circondata da un arco a tutto sesto in marmo rosso,[6] si trova un quadro che raffigura la Madonna.[10] Il 21 giugno 1784 l’immagine della Madonna venne incoronata.[3] Il quadro fu ridipinto nel 1890 in seguito ad un incendio e venne risanato nel 1963 dal pittore siciliano Gianbecchina.[10]
- Terzo altare a sinistra: la Sacra Famiglia, dipinto dal Patania nel 1847
- Altare maggiore: la Madonna dei Miracoli con san Rocco, san Sebastiano e santa Rosalia (compatroni della città di Alcamo) durante la cessazione della peste del 1575, tela di Patania del 1828. Ai due lati si trovano due affreschi di A.Abate: le lavandaie colpite dalle pietre al torrente e le Autorità e popolo scoprono sotto l’arco del “Molinazzo” l’immagine della Madonna “Fonte di Misericordia”, entrambi del 1947.
- Primo altare a destra: l’Annunciazione, tela dipinta di Patania nel 1851
- Secondo altare a destra: la Crocifissione, dipinto del 1847 del Patania
- Sulla destra, vicino all’ingresso principale, è visibile un’acquasantiera, probabile opera del XVII secolo, in marmo bianco.
- Sulla parete destra della navata si trova un bellissimo medaglione in marmo che rappresenta Giuditta del Gagini e che proviene dall’chiesa dell’Annunziata.[11]
Dentro la sacrestia ci sono:
- il Ritrovamento dell’immagine di Maria Santissima dei Miracoli, dipinto di Sebastiano Bagolino
- la Natività della Vergine, opera di Fra Felice da Sambuca (sec.18°)
- l’Immacolata, di Fra Felice da Sambuca (sec.18°).