FOLK BIKE

NECROPOLI

Di Codas2 – Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=7541029

La necropoli della fase arcaica si trova sulla costa settentrionale dell’isola. Si tratta di una vasta zona rocciosa spianata, attraversata dalla cinta muraria, che lascia alcune tombe all’interno della città. Le tombe sono prevalentemente ad incinerazione e sono costituite da piccole fosse scavate nella roccia o nella terra che contengono il cinerario (recipiente dove venivano posti resti combusti del defunto) e ai lati gli oggetti del corredo funerario. I cinerari erano di tre tipi:

  • cinerario formato da sei lastre tufacee grezze – quattro laterali, una in basso come fondo e l’altra in alto come coperchio;
  • cinerario costituito da anfore di vario tipo;
  • cinerario costituito da un blocco monolitico in pietra, quadrato o rettangolare, in cui era ricavata al centro una fossetta quadrata destinata a contenere i resti combusti del defunto; per coperchio aveva o una lastra o un altro blocco monolitico identico.

Il corredo funerario, in genere abbastanza modesto e indifferenziato, è costituito da ceramica fenicio-punica, a cui si accompagnano esempi di ceramica greco-corinzia di importazione, che permettono di datare la maggior parte delle sepolture tra la fine dell’VIII ed il VII secolo a.C., mentre più rare sono le tombe del VI e V secolo. Alcune tombe contenevano inoltre armi di ferro (pugnali e spade) oppure oggetti di ornamento in oro, argento e bronzo (pendagli, bracciali, orecchini, anelli, ecc). Una tomba più ricca presentava quindici vasi in ceramica, fra cui sei vasi corinzi d’importazione, e una statuetta di terracotta fenicia, riproducente una figura femminile che si spreme il seno, quale simbolo di fertilità e fecondità. Un insieme di sedici tombe era delimitato da un muro costituito da rozze pietre compreso fra il muro di cinta della città e la zona industriale. Queste tombe presentarono corredi straordinariamente omogenei costituiti da ceramica fenicio-punica arcaica, e forse appartengono al primo gruppo di coloni. Agli inizi del VI secolo a.C. l’area fu attraversata dalla costruzione delle mura cittadine e la necropoli venne spostata sulla terraferma, sul promontorio di Birgi.