In età romana (si ritiene comunemente nel I secolo a.C., ma la data del II secolo a.C. appare storicamente più coerente) la cavea venne riempita e fu costruito il cosiddetto Oratorio di Falaride, in realtà un tempietto di tipo romano su alto podio con altare sulla fronte orientale. Il tempietto sorge su un podio sagomato alto 1,57 m, lungo 12,40 m e largo 8,85 m: si trattava di un edificio ionico prostilo tetrastilo (10,90 × 7,40 m) con trabeazione dorica, interamente coperto di stucco dipinto, di cui restano cospicue tracce. In asse col tempio, ma significativamente anche sul diametro centrale del precedente ekklesiastérion e sull’asse della cunetta settentrionale di questo si colloca l’altare del sacello, pure rivestito di stucco dipinto, immediatamente a nord, a margine dell’antico edificio di riunione, e in asse con l’altare del sacello romano, sorge un’esedra semicircolare, con tutt’evidenza destinata ad ospitare una statua. L’ipotesi che spiega nella maniera più convincente questa radicale trasformazione consiste nell’interpretare il tempietto (destituita d’ogni fondamento è l’attribuzione ad esso di una lastra con iscrizione dedicatoria) come luogo di culto insediato da Romani all’indomani della deduzione di coloni da parte di Scipione nel 197 a.C. (deduzione accompagnata da cospicue donazioni, come l’Apollo di Mirone posto nell’Asklepieion, e ricordato sopra), evidente sostituzione dell’ekklesiastérion collegato al vecchio ordine costituzionale, e anch’esso munito della sua carica sacrale. Sarebbe seducente supporre che il tempietto fosse dedicato al nuovo ecista Scipione, eroizzato (come a Liternum), al quale era certamente dedicato almeno l’esedra semicircolare. In ogni caso il tempietto ha il sapore di un piaculum (atto espiatorio) per la soppressione di uno spazio pubblico (o sacro) più antico. Nella fase successiva, d’età imperiale, la zona, specialmente nella parte inferiore dell’antica orchestra (ma anche sulla sommità della cavea), venne occupata da abitazioni private, di cui sono visibili alcuni ambienti decorati con mosaici.