La costruzione del palazzo incominciò intorno all’anno 1371. La zona in cui sorge all’epoca si trovava ben fuori dalle mura cittadine e ospitava una chiesetta rurale dedicata a San Giacomo. Per volere di Guglielmo Peralta e di sua moglie Eleonora d’Aragona, figlia del marchese di Randazzo; vicino alla chiesetta fu edificato il convento dei Carmelitani scalzi e l’annessa chiesa di Maria Santissima Annunziata, comunemente chiamata Madonna del Carmine. Con l’espansione urbanistica che ebbe la città nei secoli successivi (e in particolare nel XVI secolo), il complesso conventuale si trovò inglobato nel tessuto cittadino, affiancato dalla nuova chiesa di San Giacomo e dalla chiesa di San Paolino. Durante il XIX secolo, a causa della soppressione degli ordini religiosi, i Carmelitani Scalzi lasciarono il convento che fu abbattuto per costruire la sede municipale; le chiese che lo affiancavano furono demolite e, al posto di quella del Salvatore, arretrata, fu costruito il teatro cittadino (il Teatro Regina Margherita). Il palazzo ospita il Municipio della città ed è stato, negli anni, talmente arricchito nel prospetto che l’unica traccia dell’antico convento è costituita da alcuni spezzoni di muratura inglobati nei muri attuali.