La chiesa di Santa Maria la Nova è la cattedrale della diocesi di Caltanissetta.
La prima Chiesa Madre di cui si ha notizia storica è la Chiesa di Santa Maria, poi detta degli Angeli (dalla presenza di un quadro della Madonna attorniata da angeli) o la Vetere.[1] per distinguerla dalla nuova Chiesa Madre, costruita intorno all’anno 1000 come Cappella palatina del Castello di Pietrarossa e divenuta sede parrocchiale con un decreto di Federico II nel 1239. Prima di essa la cura delle anime era affidata all’Abbazia di Santo Spirito (sin dal 1095).
Nel 1400 la parrocchia fu trasferita nella chiesa di Santa Domenica, all’interno dell’abitato cittadino, e, nel 1518, nella più ampia chiesa di San Domenico.
Nel XVI secolo la città si espanse a Nord del Castello e della Chiesa Madre, che rimasero periferici, e il popolo manifestò la volontà di avere una Chiesa Madre più grande e più centrale. L’Arciprete Francesco Diforti nel 1545 costituì una deputazione per la costruenda nuova Chiesa Madre, che ottenne la cessione della chiesetta dell’Immacolata e di un ampio appezzamento di terra nel cosiddetto Chianu di l’olivi, prospiciente la chiesa e il convento del Carmine.
Nel 1570, con la solenne posa della prima pietra, si iniziò la costruzione del Tempio, che venne portato a termine nel 1622, originariamente era a tre navate, terminanti in tre cappelloni, quello centrale dedicato all’Immacolata, quello di sinistra al Santissimo Sacramento e quello di destra a San Michele Arcangelo. Le navate terminavano prima dell’attuale transetto.
Dal 1718 al 1720, a spese dell’Arciprete Raffaele Riccobene, fu chiamato il pittore fiammingo Guglielmo Borremans (1670–1744), che, insieme al figlio Luigi, affrescò la volta e la navata centrale, e dipinse la pala dell’altar maggior, raffigurante l’Immacolata Concezione.
Il 26 luglio 1733 la Chiesa Madre fu consacrata dal vescovo di Agrigento Lorenzo Gioeni, sotto il titolo di Santa Maria la Nova e San Michele Arcangelo.
Don Raffaele Riccobene, per testamento, lasciò anche un’ingente somma per completare le decorazioni interne e, se fossero rimasti soldi, per il prospetto esterno. I lavori per il prospetto e l’innalzamento del campanile sinistro iniziarono nel 1782 e si conclusero con la costruzione del campanile destro nel 1856. Nel 1848, con 400 onze donate dalla baronessa Agata Barile Giordano, fu costruita una cancellata in ferro per chiudere il sagrato, poi ridotta nel 1892 e tolta negli anni ’50, fu ripristinata, sebbene assai più piccola, nel 2010, con il lavoro gratuito della categoria fabbri, della Real Maestranza.
Nel frattempo, essendo stata istituita la diocesi di Caltanissetta nel 1844, la Chiesa Madre fu eretta a Cattedrale, come ricorda la lapide posta sul portone centrale.
Nel 1922 iniziarono i lavori di ampliamento (costruzione del transetto e del presbiterio), che, bloccati durante la Seconda Guerra Mondiale, ripresero subito dopo, a causa del violento bombardamento del 9 luglio 1943, che distrusse parte della volta affrescata. I lavori, compreso il rifacimento della volta, furono completati nel 1946.