FOLK BIKE

PORTE BRONZEE

Di Tango7174 – Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=12624350

Un’altra particolarità celebre, molto rara nelle chiese antiche di tutta Italia, è la presenza delle porte di bronzo.

Alla base dell’architrave del portale centrale, ornato da motivi orientaleggianti, si legge: Istius aecc(les)iae p(er) portam materialis introitus nobis tribuatur spiritualis, la cui traduzione letterale dal latino è «L’ingresso attraverso la porta di questa chiesa materiale ci procuri quella spirituale». In generale tutto l’insieme rappresenta questo passaggio dal peccato alla salvezza.

Il capitello sinistro rappresenta il motivo dell’iniziazione: in esso sono incise le figure di un caprone con le corna (che ha la testa dura), una capra (che rappresenta il neofita che ha dei dubbi) e un cane (il cristiano che, dopo essersi confessato, torna a compiere i propri peccati). Infine è rappresentata un’anima dannata.

Il capitello destro rappresenta la parte positiva dell’iniziazione: sono scolpiti l’albero della vita con i suoi frutti e un’anima eletta, beata.

Il portale bronzeo è diviso in 28 parti, ognuna rappresentante una situazione o un personaggio differente. Alcuni dei personaggi rappresentati sono Oderisio da Benevento, costruttore della porta e il vescovo Guglielmo, principale patrocinante della costruzione della concattedrale. Nella quarta fila al centro ci sono due draghi con la bocca aperta a mostrare i denti aguzzi da cui pende un anello con sonagliera. I draghi, simbolicamente, sono i guardiani del tesoro ma anche i simboli del male: essi sono dunque nemici da sconfiggere per conquistare il “tesoro” nascosto all’interno della concattedrale.