Il palazzo Jatta è un edificio di Ruvo di Puglia, nella città metropolitana di Bari. Il palazzo è ubicato in piazza Giovanni Bovio e si erge nella Ruvo ottocentesca a pochi passi dalla chiesa tardo barocca di San Domenico[1].
Intorno al 1840 fu commissionato all’architetto Luigi Castellucci da Giulia Viesti una residenza, da costruire al di fuori della mura della città, con alcune stanze da adibire a museo[2]. La nuova dimora degli Jatta, fu costruita in una zona detta “Palmenti del Purgatorio”, ovvero un’ampia superficie appartenuta all’omonima confraternita[2].
L’edificio presenta caratteristiche neoclassiche che conferiscono slancio e serenità alla costruzione[2]. Fondamentale è stato lo studio delle proporzioni che consentono la linearità dell’effetto prospettico[2]. L’equilibrio d’insieme è garantito anche dalle ampie arcate dalle quali penetra abbondantemente la luce[2]. Al piano terra troviamo delle piccole botteghe con finestre protette da ferro battuto per via della duplice funzione di casa-museo. Sul primo piano sono presenti sale, varie stanze da letto e una cappella[2]. Il palazzo è decorato da busti marmorei del Settecento e da vetrate in alabastro. La facciata principale è estesa per 66 metri e ne è centrale il grande portale di ingresso inserito tra due colonne di ordine toscano con capitelli ionici[2]. Caratteristico della facciata è anche il cornicione attico mentre le finestre sono quattordici e disposte simmetricamente[2]. Il palazzo è dotato anche di un giardino all’italiana di cui gli assoluti protagonisti sono i cipressi e le palme[2]. Sono presenti anche elementi di decoro quali una fontana con vasca, una casina da te, un busto marmoreo, un’erma bifronte e una torre cilindrica che permette di accedere alla copertura[2].