La basilica di San Pietro è la chiesa madre di Riposto.
La Basilica Matrice San Pietro di Riposto, fu iniziata il 22 agosto 1808, con Ordinanza del Re Ferdinando III di Sicilia e aperta al culto, completa fino al transetto e senza la cupola e la facciata, la notte di Natale del 1818, dopo essere stata benedetta l’8 dicembre 1818.
Appena Riposto ottenne l’autonomia comunale da Giarre il 17 aprile 1841, la neonata amministrazione deliberò la ripresa dei lavori. Il 15 febbraio 1842 l’Intendente del Vallo di Catania comunicava questo desiderio del Decurionato ripostese al Ministro degli Affari interni del Regno delle Due Sicilie, il quale in data 3 marzo 1842 rispondeva da Napoli autorizzando l’inizio dei lavori che furono affidati alla direzione dell’architetto Luigi Cristaldi, mentre affidarono il progetto della cupola all’architetto catanese Mario Di Stefano, prorettore dell’Università degli Studi di Catania. I lavori ripresero con il completamento del transetto e del’abside (1851), la costruzione della cupola alta 53 m (1856-1862), e l’ultimazione della facciata in pietra bianca di Comiso (1867-1872), che richiama la facciata della Patriarcale Arcibasilica Lateranense.
Eretta parrocchia il 21 giugno 1869 con sentenza della Magna Curia Arcivescovile di Messina, è stata fino al 19 dicembre 1921 l’unica parrocchia dell’intera Città.
Il 28 giugno 1913 fu solennemente dedicata dal 2º Vescovo di Acireale mons Giovanni Battista Arista.
Il 5 giugno del 1967, su richiesta del vescovo di Acireale monsignor Pasquale Bacile, papa Paolo VI l’ha elevata alla dignità di basilica minore pontificia con lettera apostolica “Principi Apostolorum“,[2] in occasione del 19º centenario del martirio dell’apostolo Pietro.