La chiesa madre di Santa Domenica, sede della parrocchia della Trasfigurazione del Signore, è costituita da due parti cronologicamente diverse: una del XVI e un’altra del XVII secolo. Presenta una facciata in conci di carparo a vista, scandita da quattro paraste e caratterizzata da un portale principale con l’architrave dominato dalla statua di Santa Domenica affiancata da San Nicola e San Gennaro.
L’edificio ha un impianto basilicale a croce latina ed è in stile barocco. Al suo interno accoglie dieci altari, oltre quello maggiore realizzato in marmi policromi nel 1794, dedicati a San Nicola di Myra, a San Giovanni Battista (o di San Giovannino, detto anche di San Giuseppe), al Sacro Cuore di Gesù (già dell’Immacolata Concezione), alla Madonna di Costantinopoli (1705c.), a Santa Domenica (1628), al Sacramento (1620), alla Natività di San Giovanni Battista (o della Madonna del Buon Consiglio) (1627), alla Madonna del Rosario (rimaneggiato nel 1954), alla Madonna del Carmine (1688) e alla Madonna della Neve.
Di particolare interesse artistico è una tavola del salernitano Vincenzo De Rogata raffigurante la Madonna tra San Matteo e San Marco, datata 1498.