La chiesa della Madonna della Luce venne edificata nel 1735 sui resti di un preesistente edificio sacro. Quest’ultimo fu al centro di un importante insediamento greco-bizantino del quale è rimasta traccia nel sepolcreto rinvenuto nei dintorni.
Realizzata ad aula unica centrale di forma ottagonale e coperta da una cupola con lanternino, richiama, nell’immaginario popolare, un seno femminile. L’accostamento trae spunto dalla venerazione della Madonna della Luce in veste di protettrice delle partorienti. All’esterno la chiesa è decorata con quattro grandi statue raffiguranti Sant’Andrea Apostolo, San Giovanni Evangelista, San Giuseppe col Bambino e la Madonna della Luce. L’interno presenta tre altari in stile barocco, tutti provvisti di tele realizzate da don Giuseppe Andrea Manfredi, committente della chiesa stessa. L’altare centrale, dedicato alla Titolare, conserva un affresco del XV secolo, attualmente coperto da un altorilievo in cartapesta. Quelli laterali sono intitolati a San Michele Arcangelo e a Santa Irene di Tessalonica.
Adiacente alla chiesa è un osanna, collocato originariamente dinanzi alla facciata e un tempo oggetto di un curioso rito: i proprietari di animali prossimi al parto facevano fare tre giri alle bestie intorno al fusto per rimettersi nelle benevoli mani della Madonna della Luce.