La basilica concattedrale di Sant’Agata è una costruzione barocca del XVII secolo a croce latina, edificata sul luogo di una chiesetta romanica dedicata a San Giovanni Crisostomo. Posta al centro e nel punto più alto dell’isola, sito probabilmente destinato ad area sacra sin dall’antichità, essa rappresenta uno dei principali monumenti dell’espressione barocca salentina. Presenta un prospetto in tufo calcareo diviso in due ordini riccamente decorati. È caratterizzato da nicchie contenenti le statue in pietra di Sant’Agata, San Fausto, San Sebastiano, Santa Marina, Santa Teresa d’Avila e i busti dei Santi Agostino e Giovanni Crisostomo impostati sui riccioli delle volute di raccordo. L’interno, a tre navate, ospita pregevoli altari barocchi e numerose tele che fanno della concattedrale una vera e propria pinacoteca. Nel presbiterio, delimitato da una balaustra marmorea, si innalza un maestoso altare maggiore in marmi policromi opera dell’artista bergamasco Cosimo Fanzago. Intorno ad esso sono la cattedra vescovile in legno e il grande coro in legno di noce con quarantun stalli. Nel 1949 papa Pio XII, su richiesta del vescovo Mons. Nicola Margiotta, l’ha elevata al rango di basilica pontificia minore.[24]