Chiesa madre di San Luca Evangelista, sorge sulle fondamenta di un edificio medievale ricostruito una prima volta tra il 1564 e il 1569. Per le precarie condizioni statiche, fu demolita e riedificata a partire dal 1777 e portata a compimento nel 1783. La facciata, costruita in pietra leccese secondo i canoni barocchi di fine Settecento, è costituita da due ordini separati da un trabeazione. L’ordine inferiore è tripartito da quattro lesene doriche; nella parte centrale si apre il portale d’ingresso finemente scolpito e sormontato dalla statua della Madonna della Palma, lateralmente due nicche accolgono le statue di sant’Antonio da Padova e della Madonna delle Grazie. L’ordine superiore, raccordato al primo da due volute, presenta un ampio finestrone posto in asse col portale. La facciata termina con uno slanciato frontone sul quale è posizionato lo stemma cittadino raffigurante una palma. L’interno, a navata unica con volta a stella, è decorato con stucchi e altari dedicati a san Giuseppe, alla Madonna di Lourdes, alla Madonna del Rosario e alla Trinità. Nel presbiterio, oltre al marmoreo altare maggiore, sono presenti le tele degli apostoli Pietro e Paolo realizzate da Nicola Castelluzzo nel 1814 e la cantoria con l’organo a canne ottocentesco. Sulla controfacciata campeggia una grande tela raffigurante la Cacciata dei mercanti dal tempio.