L’ipogeo di Torre Pinta, situato sotto l’omonima torre nella Valle delle Memorie, fu scoperto nel 1976. L’ipogeo, di cui non si ha una sicura datazione storica, potrebbe risalire al Neolitico e successivamente ampliato e sfruttato in varie epoche per svariate funzioni. Presenta una pianta a croce latina – dovuta probabilmente ai Basiliani che lo trasformarono in luogo di culto – costituita da un corridoio (dromos), con volta a botte forato da tante piccole cellette, terminante in un vano sferico. Le cellette, con molta probabilità, erano destinate ad accogliere le urne cinerarie dei defunti. In corrispondenza del vano sferico, dal quale si accede in tre ambienti absidati, si innalza una torre colombaia edificata nel XVII secolo in sostituzione della volta crollata. Nei pressi dell’ingresso si apre un piccolo ambiente circolare ospitante un camino.