La chiesa dell’Immacolata fu costruita nel 1666 ai margini delle mura della città e in prossimità della porta che conduceva a San Foca. Essendo quindi periferica ed in una posizione esposta si ritenne necessario dotarla di qualche elemento difensivo. Fu dotata di un robusto ed alto parapetto, tuttora esistente, che, inutile dal punto di vista estetico, si presentava adattissimo a offrire riparo a chi, prendendo la mira delle feritoie praticate lungo i prospetti di tramontana, ponente e scirocco, aveva il compito di reagire contro gli assalitori.
Il portale, datato 1678, aprendosi sul prospetto est mostra sulla trabeazione i minuti caratteri che tramandanoin quattro righe l’originario titolo della chiesa: OLIM BAPTISTAE NUNC SUM SACRATA MARIAE/IN VENTRE HIC SANCTUS, SED MARIA ANTE FUIT/IMMACULATA DEI MATER CONCEPTA: REFECIT/HAEC PATRIA HOC TEMPLUM; GLORIA SUMMA DEO. L’intera parete del lato ovest occupa l’altare maggiore, che, datato al 1698, incastona in un capriccioso intreccio di fiori, frutti, angeli e uccelli, la tela di San Giovanni Battista, originario titolare e quelle della Vergine Immacolata, di Santa Lucia e Santa Marina. Di epoca successiva è l’altare laterale intitolato a San Donato, innalzato nel 1777 a spese dei devoti.