L’abbazia di San Niceta, secondo le fonti dello storico Ferrari, sarebbe stata fondata nel 1167 da Tancredi d’Altavilla e fu retta dai monaci basiliani. Dell’antica abbazia, dipendente dal Monastero di San Nicola di Casole presso Otranto, rimane solo la chiesa e qualche rudere del monastero visibile nella zona presbiteriale.
La chiesa, a pianta rettangolare e con presbiterio quadrato, presenta tre archi gotici che sostengono la copertura a volta. La ristrutturazione gotica deve essere avvenuta intorno alla fine del ‘400, ipotesi confermata dalla datazione dei trittici affrescati nelle arcate della parete sinistra. Cominciando dalla prima arcata sono raffigurati Sant’Antonio da Padova a destra, San Paolo al centro, San Nicola a sinistra, con una impostazione tipicamente quattrocentesca. Nell’arcata centrale si distingue una Santa di difficile identificazione, una Crocifissione e San Rocco. L’ultima arcata ospita gli affreschi della Madonna col Bambino, di San Vito e di Sant’Antonio Abate. In fondo alla parete del coro si trovano gli affreschi datati per ben due volte al 1563: la Crocifissione con la Vergine e San Giovanni Evangelista, il Cristo piagato con l’iscrizione Mors mea vita tua e la Madonna di Loreto raffigurata col Bambino in braccio, secondo la tradizionale iconografia.