La Chiesa matrice, dedicata alla Madonna Assunta, fu ricostruita nel 1596 così come si evince dall’epigrafe posta sul portale. Edificata da maestranze neretine con la pietra leccese delle locali cave, sostituisce l’antico edificio di rito greco.
Presenta un elegante prospetto barocco scandito da alte lesene e terminante con un timpano triangolare spezzato. Il primo ordine ospita il portale d’accesso inquadrato da colonne finemente scolpite, sostenute da due leoni stilofori provenienti dall’antica chiesa, e sormontato da una nicchia in cui è posizionata la statua dell’Assunta recuperata dall’antico altare maggiore. L’ordine superiore è caratterizzato da una maggiore decorazione costituita da angeli, serpi, ghirlande, festoni, mascheroni e sirene.
L’interno, a croce latina con tre navate, ospita alcuni altari barocchi del XVII e XVIII secolo tra i quali si distinguono quelli della Madonna Annunziata, con tela del celebre pittore leccese Oronzo Tiso, e dell’Immacolata (1618), con tela del pittore Cesare Fracanzano. Gli altri altari sono dedicati al Santissimo Sacramento (1750), alla Natività (inizi del Seicento), alla Resurrezione di Gesù, alla Madonna del Carmine (1697) e al Crocifisso, questi ultimi due posti nel transetto. Interessanti sono l’organo e il soffitto ligneo settecenteschi.