Il castello di Gravina è un edificio eretto dall’imperatore Federico II. Servì principalmente per le battute di caccia che l’imperatore era solito svolgere, ma anche per le riunioni della Curia.
L’esistenza dell’edificio è testimoniata da antichi documenti, come le cose notabili del cronistaVillani[4], in riferimento alle varie domus costruite dall’imperatore Federico II in Puglia[4], la definizione di parco cinto di mura per l’uccellagioni attribuitagli dal Vasari[4], che la qualifica stazione venatoria ed edificio per le riunioni generali della Curia[non chiaro][4], ma anche da studi più recenti, compiuti tra l’800 e il 900 da Schulz e Bertaux[4].