La cava dei dinosauri, chiamata anche cava Pontrelli, è un’area di interesse scientifico situata nelle campagne della città di Altamura in cui nel 1999 sono state ritrovate circa quattromila impronte di dinosauri.[4] Era originariamente una cava abbandonata situata in una zona che va sotto il nome topografico di Pontrelli (da cui “cava Pontrelli”) sull’attuale via Santeramo dove veniva estratto un tipo di roccia che va sotto il nome di calcare di Altamura. Apparteneva originariamente alla famiglia De Lucia e, dopo alcuni passaggi di proprietà, nel 2016 venne espropriata e passata in proprietà al Comune di Altamura per la notevole rilevanza scientifica della scoperta.[5]
Le impronte dei dinosauri furono scoperte accidentalmente il 10 maggio 1999 da due geologi marini dell’Università di Ancona, Michele Claps e Massimo Sarti, mentre effettuavano delle ricerche per la Tamoil.[6] Poco dopo, il paleontologo e icnologo Umberto Nicosia perlustrò la zona, confermando l’autenticità delle impronte dei dinosauri ritrovate e nello stesso anno 1999 introdusse, sulla base delle rilevazioni all’interno della cava e di concerto con altri collaboratori, una nuova icnospecie alla quale viene dato il nome di Apulosauripus federicianus.[7]