Una delle tradizioni più antiche e sentite di Castelbuono è quella di offrire al pubblico, nel periodo di carnevale, rappresentazioni teatrali a carattere satirico che hanno come bersaglio personaggi, luoghi, eventi, fatti di rilevanza locale avvenuti nell’ultimo anno. A Castelbuono queste rappresentazioni vengono definite “maschere”, nel linguaggio di ogni giorno, mentre ognuna delle serate in cui vengono rappresentate in pubblico viene definita “veglione”. Gli autori/attori, rigorosamente locali, a sottolineare l’estrazione paesana di questa tradizione, riuniti in “gruppi mascherati”, già a partire dal periodo natalizio si impegnano nella scrittura dei copioni e nella progettazione delle coreografie e delle trovate sceniche.Via Sant’Anna
A Castelbuono il carnevale, da sempre, si è identificato con il veglione, che oltre all’avvenimento principale, costituito dalla rappresentazione delle maschere, ospita serate danzanti aperte a tutti i cittadini. Il veglione ha avuto come sede dapprima il vecchio Teatro comunale, quindi il Cine Teatro Le Fontanelle e infine il Cinema Astra, che lo ospita ad oggi (2010).
Anche se non si possiedono fonti scritte, la tradizione orale ha tramandato che, in origine, le maschere erano delle rappresentazioni a carattere prevalentemente coreografico. Più tardi, nei primi anni del XIX secolo, si rintracciano forme di parodia, fatte soprattutto attraverso realizzazioni in cartapesta dei numerosissimi artigiani che vi si dedicavano. Nel secondo dopoguerra, la maschera si è spostata verso forme cantato-recitative, sia attraverso bozzetti in rima, che con improvvisazioni di personaggi analoghi a quelli della commedia dell’arte. A partire dagli anni settanta, la maschera, pur continuando ad attingere a fatti e personaggi del paese, si è evoluta attraverso i contributi specifici di alcuni gruppi mascherati.