Dagli atti dell’archivio parrocchiale risulta che la chiesa fu consacrata il 16 agosto 1495, ma la sua costruzione risale a più di un secolo prima, cioè verso la metà del XIV secolo, come si desume dal portone e da alcuni elementi dello stile originario venuto alla luce durante recenti lavori di restauro.
La chiesa anticamente non aveva le attuali dimensioni poiché originariamente non era una parrocchia, cominciò ad esserlo nel 1460, mentre il titolo di chiesa madre era detenuto dalla chiesa di San Giuliano.
Le modifiche furono apportate, a causa dell’aumento della popolazione, dall’arciprete Nicola Giaconia, e portarono a un mutamento radicale dello stile. Gli archi a sesto acuto, distrutti ai vertici, furono trasformati in archi a tutto sesto intonacati con gesso e calce. Il tetto con capriate in legno di quercia e castagno locale scomparve al di sopra di pesanti volte a botte. L’interno fu arricchito da un apparato plastico in stucco che conferì, specie alle navate laterali, una connotazione tipicamente barocca.
Dal 1966 al 1970 furono effettuati lavori di ristrutturazione e ricostruzione, a seguito di ordinanze di chiusura al culto del sacro edificio. Infatti le strutture del tetto appesantite esercitavano nel tempo spinte anomale che rischiavano di compromettere definitivamente la stabilità delle strutture.
Il prospetto rivolto ad occidente che insiste sulla piazza principale del paese, è formato dal portale ogivale in pietra, risalente alla costruzione originale, da un arco decorativo a sesto acuto, da una bifora, un rosone e da una torre campanaria, tutti elementi questi ultimi aggiunti in un secondo tempo.
Impianto basilicale ripartito in tre navate per mezzo di pilastri su quali poggiano archi a tutto sesto. In stile barocco sono rimaste le cappelle laterali muniti di balaustre e cancellate in ferro battuto. Ciascuna cappella presenta una differente decorazione a stucco.