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VILLAGGIO NURAGICO DI TISCALI

Tiscali Sardinia.jpg
Di Roberto Mura – Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=60003626

Il villaggio di Tiscali è un sito archeologico situato in Sardegna, al confine fra i comuni di Dorgali (che ne detiene il 90% del territorio) e Oliena (il restante 10%).[1]

Il villaggio è interamente costruito lungo le pareti della dolina e non risulta visibile fino a quando non si raggiunge l’interno della cavità, attraverso un’ampia apertura nella parete rocciosa. Fu visitato nel 1910 da Ettore Pais, quando si trovava ancora in ottime condizioni di conservazione. Il villaggio fu descritto e fotografato soltanto nel 1927, ad opera di Antonio Taramelli[3]. Nel 1999 Susanna Massetti ha effettuato i primi e finora unici scavi nel sito per conto della Soprintendenza per i beni archeologici per le province di Sassari e Nuoro. Nel 2005 Fabrizio Delussu (Museo archeologico di Dorgali) ha realizzato uno studio preliminare dei materiali rinvenuti nel corso degli scavi, esame che gli ha consentito di formulare una nuova interpretazione del sito.

Decenni di incuria e di saccheggi hanno notevolmente danneggiato il sito che nonostante ciò rimane un luogo dall’atmosfera molto suggestiva. Sulla parete rocciosa della dolina si apre inoltre un ampio finestrone dal quale si domina la sottostante valle di Lanaittu, a pochi chilometri da Dorgali e da Oliena.

Nel 1995 è stato avviato un progetto di recupero e salvaguardia del sito che è stato affidato alla Cooperativa Ghivine di Dorgali, in accordo con il Comune di Dorgali e la Soprintendenza per i Beni Archeologici per le province di Sassari e Nuoro. Il sito è regolarmente gestito con servizio di guardiania notturna. Per l’accesso e la visita al villaggio nuragico è necessario pagare il biglietto di ingresso.