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CATTEDRALE DI SANTA MARIA ASSUNTA

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Di Tango7174 – Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=14454102

La città di Altamura fu ripopolata dall’imperatore Federico II nella prima metà del XIII secolo. In questo stesso periodo, tra il 1232 ed il 1254, fu eretta, per volere dello stesso imperatore, la cattedrale dedicata all’Assunta, primo e più antico monumento cittadino, con la facciata rivolta originariamente verso la città di Gravina. Quasi tutte aperture hanno archi gotici a sesto acuto. Federico la edificò come cappella palatina, e dunque con privilegi di esenzione da qualsiasi giurisdizione che non fosse quella del sovrano. I successivi sovrani confermarono questi privilegi fino al 1929, quando, in seguito ai Patti Lateranensi, per la prima volta un papa di Roma poté nominare il vescovo della cattedrale. Secondo quanto tramandato da alcuni storici locali dei secoli precedenti, la Cattedrale di Altamura sarebbe stata edificata su un preesistente tempio pagano. Domenico Santoro (1688) ipotizza che possa essere stato un tempio dedicato a Castore e Polluce,[1] dal momento che erano visibili almeno fino al Settecento, sui capitelli del coro della cattedrale, due statue di Castore e Polluce.[2] Scavi archeologici recenti hanno confermato l’influenza della Magna Grecia nell’area della città di Altamura, in particolare tra il IV e il III secolo a.C.[1]

Il sacerdote don Vitangelo Frizzale (1755), invece, riporta che il precedente tempio era un tempio di Giano bifronte, quindi una divinità prettamente romana. Questa notizia era avallata, secondo alcuni, dalla presenza di un’erma bifronte sulla cuspide dell’antica facciata della cattedrale.[3]

I recenti lavori di pulizia e restauro della cattedrale hanno messo in evidenza come si tratti, invece, di una scultura in pietra della testa di un saraceno. La scultura aveva funzione apotropaica, e rievocava i timori di un’invasione saracena, divenuta nel XVI secolo una vera minaccia per l’Europa cristiana.[4]

In un’iscrizione in latino in caratteri gotici sopra la cosiddetta porta angioina (in passato chiamata anche “porta delle spezierie”) c’è scritto che la chiesa crollò il 29 gennaio 1316 e fu ricostruita con l’aiuto di maestranze bitontine (i figli di Mastro Consiglio da Bitonto).[5] Il primo a leggere e a tradurre correttamente l’iscrizione in latino fu Ottavio Serena, come lui stesso afferma nella sua “Storia di Altamura” (seconda metà dell’Ottocento). Gli storici precedenti avevano tradotto male l’iscrizione (che già di per sé è rovinata e scritta in un latino un po’ sgrammaticato) e creduto che l’iscrizione si riferisse a un privilegio di cui Altamura godeva per il quale ogni anno il sindaco di Bitonto veniva ad Altamura per prendere la lista dei prezzi dei vari alimenti per divulgarla all’intera provincia.[6]

Nel 1485 la chiesa fu elevata al rango di insigne collegiata e ciò comportò l’aumento del numero dei sacerdoti che officiavano nella cattedrale e dunque la necessità di aumentare lo spazio della zona del presbiterio e del coro. Si discute tra studiosi e storici sulla presunta inversione dell’orientamento della chiesa attuata nel Cinquecento per conseguire una maggior profondità del coro: alcuni sostengono che l’intera facciata, con portale e rosone, fu smontata e riposizionata dov’è ora; altri invece sostengono l’impossibilità di tale operazione e dunque affermano che l’attuale prospetto conserva una fisionomia molto vicina all’originale federiciano.[7] La realtà dei fatti, alla luce dell’ultimo restauro, è che la facciata non è stata mai spostata (a prova di ciò durante il restauro delle capriate sono stati rinvenuti gli “archetti pensili” romanici che adornavano la facciata originaria del XIII secolo), ma semplicemente quella attuale non è altro che il riadattamento del prospetto che in epoca federiciana racchiudeva i tre absidi (di cui uno oggi è visibile essendo l’alloggio del grande battistero, a sinistra del portale trecentesco). A questa operazione seguirà, più tardi negli anni, l’ampliamento del coro. Esso è visibile dall’esterno per la spiccata diversità dei conci. Quel limite oggi ben visibile per chiunque visita la basilica dal suo sagrato, è il punto preciso in cui sorgeva nel XIII secolo la prima facciata.

Nel XVI secolo, al campanile già esistente, se ne aggiunge uno simmetrico; in seguito vennero allungati ed ultimati con l’aggiunta di due celle campanarie nel XVIII secolo. Sempre al Settecento risale la ricca decorazione degli altari laterali e l’altare maggiore (1793). Invece è frutto del lavoro di ammodernamento realizzato tra il 1850 ed il 1860 dall’architetto Travaglini la decorazione in stile neogotico che riguarda tutta la chiesa (navata centrale e navate laterali) in bicromia alternata ai dorati e agli stucchi.

Durante la cosiddetta Rivoluzione di Altamura (1799), il sacerdote della cattedrale Nicola Popolizio, che prese parte attiva alla rivolta, fu torturato fino alla morte nel portico antistante alla stessa cattedrale; il canonico Celio Colonna fu sgozzato all’interno della cattedrale mentre pregava nella cappella di San Giuseppe.[8][9]

Un’altra cappella degna di nota è quella di Santa Rosalia, che si deve all’arciprete della cattedrale Pietro Magri (1622-1688), originario di Palermo.[10][11]

Con regio decreto n. 1746 del 21 novembre 1940, la cattedrale di Santa Maria Assunta di Altamura è riconosciuta come monumento nazionale italiano[12].

La città di Altamura fu ripopolata dall’imperatore Federico II nella prima metà del XIII secolo. In questo stesso periodo, tra il 1232 ed il 1254, fu eretta, per volere dello stesso imperatore, la cattedrale dedicata all’Assunta, primo e più antico monumento cittadino, con la facciata rivolta originariamente verso la città di Gravina. Quasi tutte aperture hanno archi gotici a sesto acuto. Federico la edificò come cappella palatina, e dunque con privilegi di esenzione da qualsiasi giurisdizione che non fosse quella del sovrano. I successivi sovrani confermarono questi privilegi fino al 1929, quando, in seguito ai Patti Lateranensi, per la prima volta un papa di Roma poté nominare il vescovo della cattedrale. Secondo quanto tramandato da alcuni storici locali dei secoli precedenti, la Cattedrale di Altamura sarebbe stata edificata su un preesistente tempio pagano. Domenico Santoro (1688) ipotizza che possa essere stato un tempio dedicato a Castore e Polluce,[13] dal momento che erano visibili almeno fino al Settecento, sui capitelli del coro della Cattedrale, due statue di Castore e Polluce.[14] Scavi archeologici recenti hanno confermato l’influenza della Magna Grecia nell’area della città di Altamura, in particolare tra il IV e il III secolo a.C.[13]