Porta Filìa, (porta dell’amicizia, della pace), insieme al tratto di mura a essa adiacente, è l’ultima parte superstite della cinta muraria cinquecentesca. Le mura furono costruite nel 1540 dall’architetto militare Evangelista Menga e nel 1566 dai maestri Andriolo e Stefano da Putignano.[25] Le mura erano provviste di quattro porte d’accesso: Porta di Lecce, Porta a Est, Portaggio dell’Apano e Porta Filìa.[26] La porta è larga tre metri e presenta un arco a tutto sesto. Nei pressi è collocato l’omonimo frantoio ipogeo della metà del XV secolo.[