La chiesa San Domenico è una chiesa di Augusta la cui edificazione risale al XIII secolo. È dedicata a san Domenico di Guzman, patrono della città.
Il primo edificio sacro intitolato a San Domenico di Guzman risale al 1219 per opera di Reginaldo d’Orleans,[1] quasi contemporaneo alla fondazione della città da parte di Federico II.[1] Alcuni scritti la dichiarano prima sede dei domenicani in Sicilia e prima chiesa al mondo intitolata al santo dei Guzman. Le fonti documentali attuali non fanno alcun riferimento riguardo all’aspetto di questa prima chiesa né di quale aspetto avesse il primo nucleo del convento in mancanza di mappe, piante, schizzi, dipinti o disegni.
Nel 1516 il patriarca San Domenico è proclamato patrono e protettore della città.[2]
Nel 1551, con la prima devastazione dovute ad una serie di invasioni turche – ottomane, la chiesa fu incendiata e rasa al suolo, per essere ricostruita insieme al convento nell’arco di 30 anni. Per la descrizione di questo secondo edificio si fa riferimento al modello che regge in mano la statua del Santo, verosimilmente la riproduzione più attendibile del tempio riedificato sul finire del XVI secolo.
Rasa al suolo dal terremoto e conseguente maremoto del gennaio 1693, fu nuovamente ricostruita in due anni, con il prospetto principale orientato a levante: il primitivo tempio presentava la disposizione abside – ingresso ribaltati.
Fu nuovamente danneggiata gravemente dal sisma noto come terremoto del Golfo di Catania dell’11 gennaio 1848. Per decisione del sindaco nel 1876 iniziarono i lavori di costruzione di una nuova chiesa, affidati all’ingegnere Luciano Ferraguto, in stile neoclassico.
Chiusa dall’aprile 1981, in quanto inagibile per la vetustà di alcune strutture, fu ulteriormente danneggiata, a causa del terremoto di Santa Lucia del 13 dicembre 1990, accusando la perdita di decorazioni e solo recentemente è stata ristrutturata.
Il 13 maggio del 2007 il tempio è stato riaperto al culto.