FOLK BIKE

CASTELLO EURIALO

CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=1701108

Voluto da Dionisio I, tiranno di Siracusa, sorge sul punto più alto (120 m s.l.m.) della terrazza del quartiere Epipoli a circa 7 km da Siracusa, in direzione della frazione di Belvedere. Questa imponente opera militare fu costruita tra il 402 e il 397 a.C. con lo scopo di proteggere la città da eventuali operazioni militari di assedio o attacco. Subì diverse modifiche anche a causa delle nuove tecniche di guerra come quella dell’assedio introdotta da Demetrio I Poliorcete nell’assedio di Rodi del 305 a.C.

Durante la spedizione ateniese in Sicilia (415-413 a.C.) il castello di Dionisio non esisteva ancora, ma i nomi delle località sulle quali esso sorge sono già menzionati da Tucidide nel corso di un primo attacco ateniese:

«La fanteria invece non perse tempo e si gettò di corsa verso le Epipole iniziando, nella direzione di Eurialo, la salita prima che i Siracusani, notandoli, accorressero dalla prateria…»
(Tucidide, VI 97)

Poi, dopo la riconquista dell’Epipoli da parte dei Siracusani, durante un’azione del generale ateniese Demostene viene citato anche un fortino siracusano:

«Quando si trovarono alle prime balze delle Epipole, all’inizio di quel sentiero dell’Eurialo che anche l’offensiva precedente aveva percorso nella sua prima salita, eludendo la vigilanza del presidio siracusano e portandosi sotto al forte nemico che in quel punto si ergeva lo occuparono abbattendo alcuni del corpo di guardia.»
(Tucidide, VII, 43)

Dopo la conquista romana della città nel 212 a.C. ad opera del console Marcello, il grande complesso militare dell’Eurialo fu modificato fino all’età bizantina a causa della minacciata invasione arabo-maghrebina, venne ricostruita una parte usando del materiale di spoglio proveniente da altre parti distrutte.

Nel 1939 il Re d’Italia Vittorio Emanuele III visitò il monumento in visita ufficiale.[1]

Nel 1941 durante il periodo della seconda guerra mondiale a causa dei bombardamenti, i reperti del museo archeologico vennero caricati a dorso di mulo e nascosti presso i tunnel del castello.[2]

Il 30 settembre 2016 è stato inaugurato, dopo una lunga chiusura in seguito al terremoto del 1990, l’antiquarium in cui sono esposti alcuni reperti del sito come: una spada, un elmo e delle palle di catapulta litiche. Inoltre vi è anche un supporto multimediale gratuito che spiega la funzione e la storia del castello[3] sulla piattaforma Izi.Travel.[4]