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VILLAGGIO MONTE DEGLI ULIVI

Monte degli Ulivi aerial view.jpg
Di Gianluca Fiusco (photographer), Leonardo Ricci (architect) – Servizio Cristiano Istituto Valdese, Riesi, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=91661404

Il Villaggio Monte degli Ulivi è un complesso architettonico costituito da sei edifici progettati dall’architetto Leonardo Ricci all’estremità sud-orientale della città di Riesi in Sicilia. Fu costruito tra il 1963 e il 1966 per il centro diaconale “Servizio Cristiano”, fondato nel 1961 dal pastore valdese Tullio Vinay, che da allora lo utilizza e lo ha ampliato.

Il complesso prende il nome dalla collina su cui sorge, ma si riferisce anche al Monte degli Ulivi biblico. È stato costruito tra il 1963 e il 1966 da imprese edili locali insieme a una comunità di volontari che fondò il centro diaconale insieme a Tullio Vinay. La motivazione di Vinay era contrastare la povertà, l’analfabetismo e la criminalità causati dal declino dell’estrazione di zolfo nella regione.

Il progetto venne redatto dall’architetto Leonardo Ricci, lui stesso di famiglia valdese, che aveva progettato anche il centro ecumenico “Agape” sopra Prali, in Piemonte, anch’esso fondato da Vinay nel 1946-1947.

La scuola meccanica originale viene utilizzata come edificio amministrativo e per eventi. Al complesso iniziale sono stati aggiunti un’altra foresteria, una struttura per la riabilitazione dei disabili e un campo sportivo. Sul sito sono presenti capannoni e serbatoi d’acqua per l’agricoltura (olive, mandorle, ortaggi).

È composto dai seguenti edifici, che sono immersi in un uliveto su una collina:

  • la casa comunitaria (con sala da pranzo, cucina e appartamenti),
  • la scuola materna,
  • la scuola elementare,
  • la scuola meccanica,
  • la casa famiglie,
  • la casa del direttore

Un tempio (ecclesia) non è stato realizzato.[1][2]

Gli edifici sono caratterizzati da coperture a una falda organicamente curvate in cemento bianco intonacato, che si stagliano su pareti angolari in pietra naturale non intonacata. Gli angoli retti sono rari. Il complesso fa riferimento da un lato a Giovanni Michelucci, maestro di Ricci, e allo stile di Frank Lloyd Wright[3] e dall’altro al paesaggio siciliano, poiché la pietra naturale utilizzata proviene dalle immediate vicinanze.