La chiesa di Santa Maria delle Grazie di Cerignola è una chiesa campestre costruita nel XIV secolo ubicata nell’agro cittadino, in località Contrada San Martino.
La chiesa fu fatta costruire da Lorenzo e Goffredo Lupis, fuggiti dalla città di Giovinazzo nel 1382[1]. È nota anche con il nome di “Chiesa del Padre Eterno”, a causa delle numerose immagini che ritraggono questo soggetto; è inoltre nota con l’appellativo di “Incoronatella“, dalla cappella laterale fatta costruire nel 1785 dalla famiglia Battaglino e consacrata per l’appunto alla Madonna dell’Incoronata, venerata nel santuario presente nel borgo omonimo nei pressi di Foggia.
Esternamente la chiesa si presenta con una semplice facciata, decorata solo da due finestre nella parte superiore e da un portale con arco gotico. Sulla lunetta è presente un dipinto che raffigura il Padre Eterno. L’ingresso si trova al di sotto del piano stradale, e vi si accede tramite tre scalini.
La facciata culmina con una campanile molto semplice con una campana risalente al 1904.
Nella parte terminale vi è una piccola abside semicircolare senza cortina.
Annessa alla chiesa, sul lato sinistro, vi è una seconda costruzione più recente, un tempo adibita a sacrestia.
A destra dell’ingresso si trova un passaggio con arco policentrico, che permette di accedere alla cappella dell’Incoronata; sulla sinistra due archi a tutto sesto sovrastano l’ingresso alla sacrestia e l’altare settecentesco, intitolato alla Vergine delle Grazie. Una nicchia conserva una quattrocentesca statua in legno della Madonna.
Il pavimento originario, in cotto di Canosa, è stato sostituito dall’attuale durante i lavori di restauro del 1969.
Nel presbiterio la volta a crociera è contrassegnata da due costoloni, che terminano a circa due metri dal pavimento con due immagini allegoriche rappresentanti due mani e due tartarughe. Nel punto in cui i costoloni si incrociano, è posta una sfera in muratura che presenta l’iscrizione: “Ave Maria”.
Nella cappella dell’Incoronata si trova un altare costruito in pietra leccese decorato con fregi e che reca sui cantonali lo stemma della famiglia Battaglino, che sovvenzionò la costruzione della cappella. In una nicchia è conservato un dipinto su tela con l’effigie della Vergine Incoronata che presenta, in basso a sinistra, l’iscrizione: “Francisci Battaglini quond(am)/Hjacinti 1784“.
Sull’altare di destra vi è un altro stemma della famiglia Battaglino, in pietra leccese, circondato da una cornice a volute e con una dedica in basso.
Sono presenti numerose tracce di affreschi, in particolare quelli quattrocenteschi su l’arco trionfale, con Cristo risorto e le quattro figure sulla parete destra del presbiterio (Santa Lucia, san Vito e San Leonardo, con una quarta figura non identificata) e le tre sulla parete sinistra (Vergine delle Grazie al centro). Nell’abside sono raffigurati una Madonna delle Grazie con gli Apostoli e Padre Eterno con la Madonna e san Giovanni Battista inginocchiati ai lati, in basso.
Nella chiesa si conservano inoltre tre graffiti: uno del 1503 ricorda la battaglia di Cerignola tra francesi e spagnoli (qui infatti fu trasportato il corpo senza vita di Louis d’Armagnac, duca di Nemours, comandante dell’esercito francese sconfitto. Un secondo del 1591 ricorda la rimozione e sostituzione delle vecchie porte e l’ultimo del 1691 è relativo ad un terremoto e ad un’epidemia di peste.