FOLK BIKE

BASILICA DI SANTA MARIA ASSUNTA

Petralia sottana - panoramio.jpg
Di jean-michel gobet, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=39061006

La Basilica di Maria Santissima Assunta, chiamata anche “Madrice” o chiesa madre, sorge nell’antico quartiere della “Pusterna” affacciata su piazza Umberto (û chianu â chiesa). È il principale luogo di culto cattolico di Petralia Sottana, ma senza dubbio la chiesa più grande delle Madonie, appartenente alla diocesi di Cefalù; è sede della parrocchia Maria Santissima Assunta.[1]

L’odierno Duomo di Petralia Sottana è frutto di un ingrandimento e totale rifacimento in forme barocche del sacro tempio avvenuto nel corso del XVII secolo, epoca in cui il preesistente tempio medievale non era più abbastanza capiente per la crescente popolazione della città che da rurale centro agricolo avrebbe pian piano ricoperto un ruolo centrale per l’area madonita. Si decise di far diventare larghezza quella che prima era stata la lunghezza dell’antico edificio.

Un edificio con diversa destinazione d’uso è verosimilmente esistente già nel IX secolo.[1] Sappiamo che l’antico tempio di epoca Normanna aveva sulla facciata la torre campanaria, più bassa dell’odierna ma arricchita di cuspide. Il portale gotico che oggi vediamo scoperto era protetto da un porticato con archi e colonne, scomparso già nel XVII secolo. Il luogo di culto era molto angusto, piccolo e bisognoso di continue riparazioni. Si ha notizia, al suo interno, di una croce sospesa simile a quella della basilica di Collesano.

Dell’impianto quattrocentesco è pervenuto il portale laterale strombato di stile gotico – catalano, che conserva la decorazione a rilievo con foglie di cardo[2]

Mentre la Sicilia nel XVII secolo è vicereame spagnolo, il tempio, divenuto angusto e poco fruibile, è riedificato e l’aspetto e le dimensioni della costruzione furono totalmente rivoluzionate. La lunghezza del vecchio edificio divenne la larghezza del nuovo. La struttura a pianta basilicale, ripartita in tre navate per mezzo di sei coppie di colonne[3] monolitiche di stile tuscanico, fu realizzata fra il 1633 ed il 1680 con l’attiguo campanile in pietra bianca dotato di arco a sesto acuto che, insieme alla cupola, costituisce uno dei simboli identificativi del paese.[4]

Nell’Ottocento si procede alla stuccatura degli interni e a diversi restauri alla cupola e alla lanterna, al rifacimento degli altari di quasi la totalità delle cappelle della chiesa. Nel 2017 viene votata dalla cittadinanza la proposta di restauro della cappella dell’Immacolata e del presbiterio. Tra il 2018 e il 2019 si procede al restauro degli interni del Duomo grazie a cospicue offerte del popolo.