L’arco di Traiano o arco Traianeo di Benevento è un arco celebrativo dedicato all’imperatore Traiano in occasione dell’apertura della via Traiana, una variante della via Appia che accorciava il cammino tra Benevento e Brindisi.
Il monumento, giuntoci sostanzialmente integro, compresi i numerosi rilievi scultorei che ne decorano le superfici, risulta essere l’arco trionfale romano con rilievi meglio conservato[
«Devesi l’Arco ammirare siccome appunto da tutti si ammirano le grandi ossa dei giganti, devesi rivivere con lo stupore e quasi adorare col silenzio. Deve considerarsi che forse questa gran mole non fu mai in tanta venerazione come si è al presente, anzi, ella sarà sempre più venerabile e venerata nei secoli avvenire.» |
(Giovanni De Nicastro, 1723) |
L’arco fu costruito tra il 114 e il 117 d.C.
In epoca longobarda l’arco venne inglobato nel lato settentrionale della cinta muraria e prese il nome di ‘Porta Aurea’; lì accanto sorse la chiesa di Sant’Ilario (in cui ora è stato allestito il videomuseo dell’arco). Nel Rinascimento, fu studiato da Sebastiano Serlio.
Subì diversi restauri in seguito ai danni del tempo e dei terremoti: sotto Urbano VIII, poi nel 1661, nel 1713 e nel 1792. In particolare nel 1713, quando l’arco era utilizzato ancora come porta cittadina, si sgretolò e cadde l’architrave di marmo che serviva da battente alla porta; il consiglio cittadino allora deliberò la spesa di 212 ducati per il restauro. La licenza per spendere tale somma fu concessa il 1º dicembre dello stesso anno[3].
Negli anni 50 del Settecento, in occasione di una visita di Carlo di Borbone alla città, l’arco fu ritratto in un dipinto del vedutista Antonio Joli, oggi conservato alla Reggia di Caserta.
Nel 1850, in occasione di una visita di papa Pio IX, per suo ordine, l’arco venne isolato abbattendo le case che vi si erano addossate. Oggi è posizionato al termine della breve via Traiano, accessibile dalla principale strada del centro storico, corso Garibaldi. È stato restaurato e parzialmente isolato dal traffico cittadino.