FOLK BIKE

GRANDE TIRATA (Mirabella Eclano)

Tirata del giglio 2010 - panoramio.jpg
Di Raimondo Perrina, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=53067006

L’ immagine non si riferisce alla grande tirata di Mirabella ma ai gigli di Villanova del Battista tradizione simile di comuni della stessa provincia.

La Grande Tirata è una manifestazione a carattere religioso-popolare che si svolge ogni sabato che precede la terza domenica di settembre a Mirabella Eclano in Provincia di Avellino (Campania), in onore della Madonna Addolorata.

Quest’attività folkloristica consiste nel trasporto per le vie della città (precisamente dalla zona Santa Caterina fino al borgo del paese) di un obelisco alto 25 metri completamente rivestito da paglia intrecciata lavorata completamente a mano dagli artigiani del posto.

È una delle manifestazioni più famose e seguite dell’Italia meridionale, molto simile alla Festa dei Gigli di Nola come concettualità ma, a differenza della festa nolana, qui l’obelisco viene trainato da buoi e sorretto grazie a delle funi tirate dagli abitanti del luogo.

Si registra mediamente ogni anno una partecipazione alla manifestazione di circa 20.000 persone tra gli abitanti del posto e turisti.

La festa di Mirabella, insieme a manifestazioni simili dei comuni di Fontanarosa, Flumeri, Villanova del Battista, San Marco dei Cavoti, Foglianise e Jelsi, è parte della comunità patrimoniale delle feste del grano, nel cui ambito è in corso un progetto di patrimonializzazione UNESCO vincitore di bando e finanziato dalla regione Campania dal titolo Rituali e carri artistici del grano. Ricerche e studi finalizzati all’elaborazione di un dossier di candidatura di rete per l’iscrizione nella Lista Rappresentativa dei Patrimoni Culturali Immateriali dell’Umanità UNESCO.

Il Carro ha struttura in legno, costituita da 23 travi soprapposte secondo una tecnica che conferisce flessibilità, ma anche praticità di montaggio e smontaggio. Mediante opportuna disposizione delle travi, si creano 7 piani ognuno dei quali, procedendo dal basso verso l’alto, è più basso del precedente; gli ultimi tre registri costituiscono la cupola, sulla cui cima, è fissata la statua della Madonna Addolorata.

Il primo registro è alto sei metri, quelli intermedi si rimpiccioliscono proporzionalmente per terminare con il settimo registro alto un metro e mezzo. Tutta l’apparecchiatura è fissata su un carro simili a quelli che si usavano molti anni fa in agricoltura, da cui l’obelisco prende il suo nome.

Il carro è trainato da 6 coppie di buoi di stazza imponente. L’obelisco è mantenuto in equilibrio da 38 funi di canapa da 50 metri ciascuna “tirate” dai funaioli, abitanti e turisti che con canti, balli, cori e musica sostengono la struttura e colorano la grande giornata di festa.